dic 022018
 

 

La terza edizione di 41°54’N-12°28’E si apre con Giampiero Barchiesi (San Benedetto 1959), la cui
ventennale produzione visiva si concentra attorno a immagini costruite dall’interazione fra fotografia e computer.

 

Caratteri speciali…, la recente serie che dà il titolo alla personale, nasce un po’ per gioco, un po’ per caso dall’esplorazione delle possibilità dei comandi della tastiera del computer. Schermo e scrivania dell’imprescindibile strumento di lavoro producono così effetti di eco, sfocature e riflessi.

Il desktop diventa per qualche istante una finestra, attraverso la quale pare di intravedere forme evanescenti e indistinte, in qualche misura proiezioni di un mondo interiore.

Oltre all’Autoritratto del 2001, anche le altre opere in mostra ruotano attorno a tema dell’autorappresentazione – svolta in forme allegoriche, frammentarie, allusive – come Beata orologeria (2004) e Tornerai (2008): due elaborate acquisizioni dallo scanner, idealmente paragonabili a fotomontaggi. Mani, volti, profili dialogano a distanza, memorie e presenze di un universo privato su cui dominano il rigore formale e la fredda costruzione intellettuale che fanno piazza pulita di qualsiasi sentimentalismo.

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