mag 142017
 

CORRADO PLACIDI: VISTA LAGO

8 gennaio 2017 – una serata: presentazione del libro della collana Grau.2

La collana di e-book Grau.2 continua a essere la protagonista dei primi titoli in programma delle mostre di questa stagione 2017/2018. Lo sviluppo dell’iniziativa prende le mosse da libri personali che i singoli componenti del Grau curano da un loro singolare punto di vista, nella ricerca esplicita di diversità e/o sommerso. A questa ossatura portante si aggiungono libri legati a semplici occasioni professionali che si vuole significative, nonché altri libri di amici artisti. Ovviamente c’è una curiosità verso i giovani in cerca di auto-pubblicazione. Ovviamente c’è una curiosità verso quegli architetti autori nell’ombra e nel disincanto di linguaggi sommersi e di qualità. Nella disponibilità a discutere sempre e comunque proposte fuori schema.

 

Ha senso raccontare la vita vissuta da un quasi ottantenne? Tutti, ogni giorno, pensano alle cose fatte e a quelle che vorrebbero fare. Ne parlano con gli amici. Farla diventare un libro è un’altra cosa. Nove amici si ritrovano a fare un bilancio della comune vita professionale ponendosi il problema se sia ancora possibile continuare a parlare di architettura, intorno ad un tavolo, dopo un periodo nel quale i loro percorsi non si intrecciano più con la frequenza precedente. Un fatto piacevole richiedeva incontri e decisioni. Una parte del patrimonio delle loro opere interessava il Centre Pompidou di Parigi. I progetti e i concorsi del Grau, una volta acquisiti, sarebbero divenuti proprietà del Museo francese, inseriti nella sua collezione, nel sito e nelle mostre del Beaubourg. Più di mille e cento disegni partono per Parigi trovando una nuova casa. Del resto nessuna istituzione italiana aveva offerto interesse  e ospitalità a quelle opere di architettura. Dopo le scelte su cosa dare al Museo, nasce la proposta di fare insieme una collana e produrre ciascuno un libro su quanto fatto dopo che lo studio si era disperso. Corrado Placidi ha deciso di raccontare l’architettura, i ventotto anni passati nel Grau e quelli dedicati all’impegno civile e ambientale. La storia della sua vita

 

Che tempo fa?
– Cupo e tempestoso.
– Perfetto, è quello che volevo.
Giriamo intorno al lago in senso orario con l’attenzione alle onde, alle canne
palustri e alle folaghe, ai grigi riflessi del cielo, dell’acqua.
Dopo tre giorni ancora un tempo da cani, pioggia e leggero nevischio.
Ma è il tempo adatto. Questa volta il percorso è antiorario e lo sguardo
è rivolto alle terre, alle colline, agli alberi.
È difficile fare una scelta. Tutte le immagini sono belle.
Mostriamo quelle sufficienti ad immaginare l’inizio di una narrazione.
Sono le fulgenti foto di Patrizia Nicolosi.
Marzo, 2016